Didattica
La didattica nell’Archivio di Stato di Ravenna
Gli Archivi non parlano di storia. Gli archivi sono la storia, una fonte diretta e insostituibile sia per conoscerla che per raccontarla. Diplomi imperiali in pergamena, carte acquerellate dei possedimenti delle grandi abbazie ravennati, doti ed eredità sottoscritte dai notai del 1500, bandi a stampa della Repubblica Romana, lettere di protesta dei proprietari terrieri espropriati durante la costruzione della ferrovia Ravenna-Castel Bolognese, verbali dattiloscritti dei sequestri ai danni degli ebrei romagnoli durante la Repubblica di Salò. Sono solo alcuni esempi dei documenti originali che gli studenti potranno vedere di persona durante le attività proposte nel nostro istituto; un’esperienza che fa tornare a vivere gli avvenimenti storici dei manuali, svelandone il loro funzionamento nel mondo reale, e talvolta i retroscena meno noti.
L’Archivio di Stato di Ravenna si impegna da diversi anni nell’ambito della divulgazione e della didattica per avvicinare al suo patrimonio anche, e soprattutto, chi non frequenta abitualmente gli archivi. Abbiamo accolto decine di classi delle scuole medie inferiori e superiori, accompagnato tirocini e lauree di studenti universitari, e ci siamo resi struttura ospitante per il progetto “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. È col tramite della scuola e degli insegnanti che la nostra missione di valorizzazione dei beni culturali può trovare la sua autentica direzione, e costruire sempre più e sempre meglio un’offerta culturale dedicata al nostro territorio fruibile da tutti.
L’offerta didattica per l’anno scolastico 2024-2025
Scrivere prima del digitale. Pergamena, carta, inchiostro e antiche scritture
Agli studenti verranno mostrati e contestualizzati i supporti scrittori, gli strumenti di scrittura, i sigilli e gli stili di scrittura che si sono succeduti nei secoli. Un percorso pensato per mostrare l’aspetto materiale delle fonti storiche tramite gli originali conservati presso il nostro Istituto dall’alto medio evo fino al secolo scorso, passando anche per la particolare “scrittura” delle classi sociali analfabete.
Consigliato per scuole medie e superiori.
Ravenna, la città e il territorio
Nei secoli il territorio di Ravenna si è trasformato con i suoi fiumi, le sue paludi e i suoi porti, mentre in città sorgevano i luoghi del potere politico e amministrativo, della produzione economica, dell’intrattenimento e degli essenziali servizi alla cittadinanza. Confrontandoci con i passati percorsi di fiumi e strade tratti dalle antiche mappe delle abbazie, e consultando anche le testimonianze dell’800’ e del 900’ su scuole, acquedotti, ospedali e teatri, disegneremo la storia di una città nel corso dei secoli. I docenti, previo accordo, possono richiedere degli approfondimenti specifici sui luoghi della città, o sull’evoluzione dell’idrografia del territorio ravennate.
Consigliato per scuole medie e superiori.
Esposti alla pubblica carità. I bambini abbandonati nella ruota, la loro vita dalle balie all’età adulta
Attraverso le carte del Brefotrofio deli Esposti verranno ricostruite le storie dei bambini abbandonati, scoprendo un aspetto poco noto della società dell’ottocento. I segni di riconoscimento lasciati fra le fasce sono conservati anch’essi nell’archivio, e costituiranno il punto di arrivo della ricerca degli studenti, che saranno invitati ripercorrere le tappe principali della vita degli esposti, a partire dal giorno in cui vennero abbandonati nella ruota.
Consigliato per scuole medie e superiori.
L’applicazione delle leggi razziali nel territorio di Ravenna
A partire dall’emanazione delle leggi razziali gli ebrei furono censiti, le loro proprietà confiscate e le loro libertà negate. La Prefettura, in quanto rappresentante del Governo, era l’ufficio incaricato di svolgere questi compiti e nelle sue carte ritroviamo le testimonianze di questo drammatico periodo storico. I documenti vengono presentati lungo due direttrici fondamentali: la politica del fascismo sulla razza e gli effetti delle leggi razziali sui cittadini.
La prima parte è un inquadramento generale e una ricostruzione del contesto e dell’iter dei provvedimenti legislativi che portarono alla progressiva privazione dei diritti dei cittadini ebrei in Italia, la seconda ricostruisce le vicende di alcune famiglie di Ravenna e dei comuni limitrofi.
Il percorso, attraverso suggerimenti per la lettura e l’analisi critica dei documenti, si pone come obiettivo didattico la capacità di riflettere sul periodo del regime fascista, analizzandone l’impatto che ha avuto nei diversi livelli della vita sociale, per mantenere un costante livello di attenzione verso il problema del razzismo.
Consigliato per scuole medie e superiori.
La cura dei “pazzi” a Ravenna nell’Ottocento
Un’accurata ricerca storica dei documenti presenti nel fondo della Provincia e dell’ospedale ha permesso di ricostruire le vicende legate alla storia del manicomio di Imola e dei malati mentali che nel XIX secolo, provenienti da tutta la provincia, vi venivano ricoverati.
Attraverso il confronto tra le carte è possibile ricostruire l’inquadramento storico, sociale e scientifico della storia della cura della malattia mentale tra Ottocento e Novecento, ripercorrendo in questo modo anche le storie personali e la sofferenza profonda degli internati.
Per le tematiche affrontate, e per la complessità degli argomenti proposti, è consigliato per le scuole superiori.
Il “Pineto” di Ravenna e le sue storie
È difficile sopravvalutare il rapporto fra Ravenna e le sue pinete che accompagnano i pochi chilometri che separano la città dal mare. Il legame con la pineta è storico, ma anche simbolico, iconografico, di autoriconoscimento dei ravennati stessi.
Luogo della vita agraria ed economica, fonte di ricchezza, energia, cibo, materie prime. Ma anche di ispirazione letteraria, spirituale e di una certa precoce coscienza ecologica. Contesa fra ricchi, poveri, clero, imprenditori, nobili, e le diverse comunità, la pineta ha generato liti decennali, fomentato il conflitto fra le classi sociali, stimolato l’erudizione, alimentato l’uso e l’abuso delle sue risorse. I documenti ci parleranno della raccolta del legno e dei pinoli, delle prime leggi per la protezione dei boschi, delle raffigurazioni dei pini, delle secolari contese sull’essenza della pineta e soprattutto sul suo utilizzo.
Consigliato per scuole medie e superiori.
Il Tribunale di Ravenna. Storie di giustizia
L’incontro è dedicato ai documenti giudiziari del Tribunale di Ravenna, un enorme patrimonio documentario rimesso in consultazione dopo un ampio lavoro di riordino durato diversi anni. Due importanti casi giudiziari degli anni venti racconteranno la Ravenna delle lotte politiche durante l’affermazione del fascismo, ma anche la società sbandata di piccoli criminali e case di tolleranza.
Per le tematiche affrontate, e per la complessità degli argomenti proposti, è consigliato per le scuole superiori.
Visita guidata all’Archivio. Il lavoro dello storico
Questo primo incontro con il mondo degli archivi fa prendere contatto diretto con il materiale documentario e con la sua natura di fonte storica. Il percorso di visita guidata all’Archivio prevede una breve introduzione teorica sulla funzione degli archivi e un excursus attraverso i secoli, dall’Alto Medioevo all’Italia unita, con l’ausilio dei documenti originali.
È un percorso consigliato alla scuole medie e superiori, ma anche ai docenti come approfondimento professionale. Su richiesta del docente, in particolar modo per le scuole superiori, è possibile introdurre delle specifiche considerazioni ed esempi sul trattamento delle fonti storiche nella storiografia, e dei relativi problemi di interpretazione e conoscenza del passato.
Tutti i laboratori sono gratuiti, della durata variabile da un’ora e trenta a due ore. La prenotazione è obbligatoria. L’Archivio di Stato di Ravenna è sempre disponibile a valutare attività didattiche più estese e continuative. Contattateci per proporci le vostre idee via email: fabio.lelli@cultura.gov.it.
Per gli insegnanti è possibile scaricare il materiale didattico utilizzato negli incontri CLICCANDO QUI (è necessario contattare l’Archivio di Stato per ottenere la password).
Ultimo aggiornamento
20 Settembre 2024, 10:54