Provincia di Ravenna

Provincia di Ravenna (1832-1945)

bb, regg. 2098

INVENTARIO N. 111

 

L’ente Provincia fu istituito all’interno dello Stato Pontificio con il motu proprio 5 luglio 1831 che dettava norme per la formazione dei Consigli comunali e provinciali, emanato dal cardinale Tommaso Bernetti.

Vengono riconosciute giuridicamente le Province, a capo delle quali vengono istituiti i Consigli, con competenze molto vaste, anche se solo consultive, sul controllo dei bilanci degli enti territoriali.

La Provincia di Ravenna venne istituita nel 1859, con il decreto n. 79 del 27 dicembre 1859 di Carlo Farini, in previsione dell’annessione dell’Emilia al Regno di Sardegna. La provincia era suddivisa nei circondari di Ravenna, di Faenza e di Lugo, e comprendeva i comuni di Ravenna, Russi, Alfonsine, Cervia, Lugo, Cotignola, Fusignano, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Conselice, S. Agata, Faenza, Brisighella, Castel Bolognese, Bagnara, Riolo, Solarolo, Casola Valsenio, Castel del Rio, Fontana Elice, Tossignano.

Nel 1884 i comuni di Castel del Rio, Fontana Elice e Tossignano vennero ceduti alla provincia di Bologna.

Dopo l’unità d’Italia l’organizzazione amministrava delle province viene stabilita con la legge del 20 marzo 1865, n. 2248, “Legge per l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia”.

L’amministrazione di ogni Provincia è composta da un Consiglio provinciale e da una Deputazione provinciale. Le materie di competenza sono specificate agli artt. 172, 174, 175, 176 allegato A.

Le principali leggi che successivamente dettarono l’organizzazione dell’ente furono il Regio Decreto 10 febbraio 1889 n. 5921, detto anche Testo Unico della legge comunale e provinciale, la Legge n. 2962 del 27 dicembre 1928, e il R.D. 4 aprile 1944, n. 1118.

L’archivio storico è pervenuto all’Archivio di Stato di Ravenna a titolo di deposito negli anni 1957, 1960 e 1961; comprende il carteggio amministrativo, i registri di protocollo generali, i protocolli speciali di maniaci e alienati e il carteggio dell’Ufficio tecnico provinciale.

Nella prima parte dell’inventario vengono descritti tre titolari di classificazione, il primo relativo agli anni 1832-1870, il secondo relativo agli anni 1871-1906 e il terzo in uso dal 1907.

Il fondo è suddiviso in tre serie: Atti dell’archivio generale (bb. 1781), Protocolli generali (189 registri), Protocolli speciali per maniaci e alienati (8 registri).

In ciascuna delle sezioni sono indicati il numero d’ordine progressivo, l’anno a cui il materiale si riferisce e il numero che indica la sequenza di quel particolare pezzo nell’ambito di ogni annata.

Per ogni busta della sezione Atti dell’archivio generale è indicato il titolo e la rubrica della classifica, mentre per i registri dei protocolli sono riportati gli estremi cronologici.
I titolari e gli elenchi dei pezzi sono stati tratti da G. PLESSI, L’archivio dell’amministrazione provinciale di Ravenna, depositato presso il locale Archivio di Stato, in “Atti e Memorie della deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna” n.s. a. X, 1958-59, Bologna 1963, pp. 169-190.


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Ultimo aggiornamento

8 Aprile 2024, 13:40